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La tripletta dei tre schermi cosa significa per i professionisti del marketing e della comunicazione

2 minuti di lettura | Febbraio 2009

Ed Dandridge, responsabile delle comunicazioni di Nielsen

Un tempo era così semplice: un programma televisivo andava in onda a una certa ora e di solito veniva replicato qualche mese dopo. Se qualcuno sapeva che non sarebbe stato a casa per guardare un programma, impostava il videoregistratore e guardava il programma più tardi. Allo stesso modo, anche la misurazione dei telespettatori era un'operazione piuttosto semplice.

I programmi vanno ancora in onda a un orario prestabilito in TV, ma ora vengono riproposti milioni di volte in un numero qualsiasi di luoghi: su Internet, su un DVR o su un telefono cellulare. L'appetito degli americani per i media rimane più forte che mai, e li consumiamo in modi nuovi e complessi da misurare. L'era dei tre schermi è destinata a rimanere e Nielsen sta innovando le sue analisi su tutte queste piattaforme mediatiche.

La competizione per gli spettatori - e per i dollari della pubblicità - è intensa e le reti, gli studios e gli altri fornitori di contenuti stanno adattando il modo in cui producono e distribuiscono i loro prodotti. Per quanto riguarda le notizie, tutti i principali network hanno siti web interattivi che incoraggiano la partecipazione degli spettatori, e c'è un flusso costante di contenuti prodotti specificamente per il web per soddisfare il nostro appetito di notizie.

Forse il miglior esempio di come Three Screen abbia ridisegnato il modo in cui il pubblico consuma i media è l'insediamento del Presidente Barack Obama. Il20 gennaio, più di 37,8 milioni di americani hanno visto la cerimonia in televisione, il secondo numero più alto in oltre 40 anni di misurazioni. Se a ciò si aggiunge l'ondata di persone che hanno guardato i video in streaming sui siti Web, l'inaugurazione è stata probabilmente la più vista della storia. Si tratta di una conclusione particolarmente azzeccata per una campagna che ha fatto largo uso della tecnologia, sia che si tratti di inviare via e-mail la notizia della scelta del vicepresidente, sia che si tratti di raccogliere più di 500 milioni di dollari online.

Così come i fornitori di contenuti stanno ripensando a come raggiungere e coinvolgere il pubblico, anche i professionisti della comunicazione e del marketing dovrebbero farlo. Un tempo era semplice: produrre un white paper, pubblicare un comunicato stampa e metterlo in rete. Ma oggi, mentre il mercato dell'informazione diventa sempre più competitivo, frammentato e interattivo, comunicare con i clienti, i dipendenti, i media e gli altri stakeholder richiede un approccio veramente integrato.

Che cosa significa in realtà? Invece di comunicati stampa, significa "comunicati intelligenti" che integrano video, dati e commenti di leadership di pensiero da distribuire su più piattaforme: TV, radio, stampa, blog, social network, newsletter per i clienti ed e-mail interne.

Nella prossima settimana, consultate il Wire per l'ultima edizione del Three Screen Report di Nielsen. Il rapporto fornirà maggiori informazioni sul modo in cui le persone consumano i media e quantificherà la crescita dell'utilizzo. Inoltre, fornirà a tutti coloro che si occupano di comunicazione un'ulteriore prova del fatto che il triplice schermo è ormai essenziale per coinvolgere i vostri interlocutori.

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