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Gli americani guardano più spot pubblicitari registrati di quanto si creda

1 minuto di lettura | Dicembre 2010

Un tempo una novità, il videoregistratore digitale è ora presente nel 38% delle case statunitensi e la sua crescente popolarità rappresenta sia una benedizione che una sfida per le industrie televisive e pubblicitarie. Da un lato, i DVR consentono alle reti televisive di tenersi stretti gli spettatori che utilizzano il timeshifting per guardare i loro programmi preferiti quando è più conveniente per loro e che altrimenti potrebbero cercare modi alternativi per guardare la programmazione - o non guardarla affatto. D'altro canto, i DVR consentono agli spettatori di saltare i contenuti che non li interessano, compresi gli spot pubblicitari, mettendo potenzialmente a repentaglio il modello di business della TV, da sempre sostenuto dalla pubblicità. Nel suo ultimo rapporto sull'utilizzo dei DVR, The Nielsen Company ha evidenziato una serie di risultati chiave, tra cui:

  • Gli spettatori guardano gli spot pubblicitari sui loro DVR. Tra le case dotate di DVR, la riproduzione aumenta gli ascolti pubblicitari del 44% tra i 18-49enni dopo tre giorni. Tra tutti i telespettatori di età compresa tra i 18 e i 49 anni, la riproduzione su DVR aumenta gli ascolti pubblicitari del 16% dopo tre giorni.
  • Oltre il 38% degli utenti di DVR ha più di 45 anni.
  • Se si considera anche la riproduzione del DVR, le famiglie che utilizzano il DVR guardano più programmi in prima serata rispetto alle famiglie che non utilizzano il DVR.
  • Complessivamente, il 49% della programmazione trasmessa in prima serata viene riprodotta lo stesso giorno in cui è stata registrata e l'88% viene riprodotta entro 3 giorni.
  • I picchi di riproduzione del DVR sono alle 21.00 e alle 22.00.

Scarica il rapporto completo sull'uso del DVR negli Stati Uniti.

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