Nel 2012 l'americano medio ha consumato quasi 60 ore di contenuti a settimana tra TV, radio, online e mobile. Tra i tanti mezzi di comunicazione, la radio rimane una costante nella nostra vita quotidiana. L'ascoltatore medio americano si sintonizza sulla radio per oltre due ore al giorno (o 14 ore alla settimana), rendendola la seconda forma di media più consumata dopo la TV. Dato che oltre il 90% degli americani si sintonizza sulla radio ogni settimana, capire come questa si inserisce nelle connessioni totali dei consumatori aiuterà i responsabili del marketing a raggiungere al meglio il proprio pubblico.

Ad esempio, la natura iperlocale dell'audio offre agli inserzionisti un coinvolgimento a livello di comunità tra i contenuti e le attività in negozio. Spesso tempestivi, gli spot radiofonici possono catturare gli ascoltatori proprio prima che prendano le loro decisioni di acquisto, e uno spot radiofonico d'impatto può informare e influenzare queste decisioni.

Per anni abbiamo condiviso le nostre intuizioni sulla torta in espansione del consumo dei media. Gli ascoltatori della radio dimostrano che ci sono sempre più modi per raggiungere e informare i clienti motivati e più di un modo per tagliare i dati.

Un anno di consumi

Continuando a esaminare le somiglianze e le differenze tra radioascoltatori, consumatori digitali e telespettatori, continuiamo a costruire una visione complessiva del consumo quotidiano dei media. La composizione del pubblico audio è più simile a quella del pubblico online e mobile o più simile a quella dello spettatore televisivo tradizionale?