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Play, Rewind, Replay: la fruizione dei video nel 2017

2 minute read | Lorenzo Facchinotti | Gennaio 2018

Il consumo di contenuti audiovisivi in Italia si presenta come estremamente frammentato, sia nelle modalità di accesso sia nei generi. È quanto emerge dal Digital Consumer Study di Nielsen, realizzato in più Paesi e relativo ai modi e ai tempi di utilizzo di internet. L'indagine in Italia è stata condotta nella seconda metà del 2017 su 1.100 casi rappresentativi della popolazione attiva in internet.

Nel mese di novembre 2017, gli utenti italiani tra i 18 e i 74 anni che si sono collegati almeno una volta sono 30,3 milioni, il +13% in più rispetto al pari periodo dell'anno precedente (fonte: Audiweb powered by Nielsen). Il 92% degli intervistati fruisce di film, telefilm e spettacoli sintonizzandosi sulle emittenti "tradizionali", in chiaro o a pagamento. Questo consumo di base viene però integrato dall'accesso ai contenuti disponibili online. L'89% dichiara infatti di fruire abitualmente di contenuti disponibili su una o più piattaforme digitali. Oltre a rivedere in tutto o in parte i contenuti trasmessi dalle emittenti televisive (pubblicate mediante i siti proprietari e/o sui video-portali), emerge una forte propensione a guardare contenuti creati o resi disponibili da altri utenti (64%). Si collocano in questo ambito esperienze produttive originali, spesso con alle spalle mezzi limitati ma in grado di realizzare prodotti di elevata qualità e/o altamente virali (in alcuni casi chiaramente riconducibili ad attività di branded content).

Il 14% degli intervistati dichiara di fruire di contenuti on demand su piattaforme a pagamento (es. Netflix, Now TV, ecc.). L'interesse nei confronti di questa tipologia di offerta è cresciuto nel corso dell'ultimo anno grazie alla produzione di alcune serie che sono diventate estremamente popolari in breve tempo e/o considerate di culto nei pubblici di nicchia, supportate da una rilevante attività di comunicazione veicolata principalmente online. Infine il 18%, fruisce di contenuti registrati mediante decoder evoluti, hard disk multimediali o altri supporti.

Tra coloro che accedono ai contenuti audiovisivi disponibili sui canali digitali, il 60% afferma di fruirne sulla smart TV, o trasferendo il contenuto sul televisore tramite dispositivi di streaming come Chromecast e Apple TV, che permettono di collegare a internet anche TV non smart, oppure collegando direttamente il PC alla TV. La fruizione si configura quindi come multidevice. Infatti, il 56% dice di guardare video e ascoltare audio su PC/laptop, il 31% su smartphone e il 21% su tablet.

La fruizione dei contenuti audiovisivi tramite i canali digitali avviene principalmente all'interno della propria abitazione e/o presso quella di amici, dove si sviluppano forme di consumo condiviso. Oltre il 20% ne fruisce tuttavia in mobilità (durante gli spostamenti sui mezzi pubblici o in viaggio) oppure all'aperto. La maggioranza di chi non utilizza i canali digitali per accedere alla televisione via internet adduce come motivazione il fatto che l'offerta della televisione tradizionale è sufficiente a soddisfare i bisogni informativi e di intrattenimento o il fatto di non essere in grado di accedere e fruire dei contenuti. Poco meno di un quarto di questo gruppo di intervistati afferma tuttavia che il mancato utilizzo di alcune piattaforme è legato ai costi.

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