Sebbene siano stati fatti passi avanti per aumentare la rappresentazione e le narrazioni aperte dei nativi americani nei media, l'industria dell'intrattenimento ha ancora molta strada da fare. I creatori di origine indigena stanno facendo breccia con storie raccontate e ispirate dalle loro diverse prospettive, con l'obiettivo di influenzare il pubblico di ogni provenienza.
Il panel di Nielsen sulla rappresentazione dei popoli nativi al SXSW, Forget Mascots. The Native Representation TV Needs, ha portato dietro le quinte la rappresentazione autentica dei nativi sullo schermo e nell'industria dell'intrattenimento.
Per una migliore rappresentazione dei nativi americani oggi, il primo problema da affrontare è la mancanza di contenuti e personaggi rappresentativi nel loro complesso. In base al censimento statunitense del 2020, circa il 2% della popolazione americana è indigena, ma i dati di Gracenote Inclusion Analytics mostrano che la comunità è presente in meno dello 0,5% dei ruoli principali ricorrenti in televisione.
La cancellazione dei popoli nativi sullo schermo avviene a causa della scarsa presenza di talenti nativi nel cast e attraverso le rappresentazioni stereotipate altamente visibili delle mascotte sportive. Secondo un sondaggio Nielsen, il 56% degli appassionati di sport di sesso maschile ha dichiarato che l'unica volta che vede i nativi rappresentati in TV è quando li vede come mascotte negli sport, e il 98% dei programmi di punta sono programmi sportivi. Si tratta di un'appropriazione dei popoli nativi, e queste mascotte fanno delle caricature delle loro culture. Leah Salgado, Chief Impact Officer di IllumiNative e cittadina della Tribù Pascua Yaqui, ha condiviso i dati di un progetto chiamato "Reclaiming Native Truth", il più grande studio di opinione pubblica su ciò che i non nativi pensano dei nativi, analizzando il motivo per cui si formano percezioni e idee.
"Abbiamo una ricerca che dice che il 65% dei nativi è contrario all'uso del Tomahawk chop [da parte degli Atlanta Braves]. I giovani nativi sono ancora più offesi dall'uso delle mascotte dei nativi", ha detto Salgado. "Quando le persone vedono solo le mascotte dei nativi, tendono a vedere i nativi come più aggressivi, come risultato della visione di questi stereotipi".
Parte della missione di Illuminative è trovare modi per spostare la narrazione pubblica verso storie più positive, contemporanee e autentiche dei nativi, cosa che Sierra Teller Ornelas, showrunner, produttrice esecutiva e co-creatrice di Rutherford Falls e cittadina della Nazione Navajo, sostiene nel suo lavoro. "Sento che ci sono stereotipi che ci esauriscono, di cui i non nativi non sono nemmeno consapevoli", ha detto Teller Ornelas. "Quindi c'è una strana danza in cui vuoi sfatare questi miti, ma poi devi anche spiegare che il mito esiste. Ecco perché la commedia è così efficace".
Bird Runningwater, veterano del Sundance Institute, produttore di Amazon Studios e cittadino delle tribù Cheyenne e Mescalero Apache, ha parlato della sfida di entrare nel settore. "Credo che l'esperienza educativa della maggior parte degli americani nel Paese, unita all'invisibilità della cultura popolare americana, crei un grosso problema", ha detto Runningwater. "Si ha anche a che fare con i decisori e i guardiani del settore, che sono stati educati dallo stesso sistema e lavorano nello stesso sistema in cui siamo invisibili".
La rappresentazione autentica, sia sullo schermo che all'interno dell'industria dei media, aiuta a scacciare gli stereotipi negativi di vari popoli sottorappresentati e offre al pubblico nuove storie. Una ricerca Nielsen mostra che l'87% degli spettatori è interessato a vedere persone al di fuori dei propri gruppi di identità.
"Un modello gerarchico sicuro, guidato da un maschio suprematista bianco, non creerà i migliori contenuti indigeni", ha detto Runningwater. "Bisogna essere disposti a ricontemplare un metodo di produzione diverso e a variare il metodo di produzione".
